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Gioconda detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle spalle, un'anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l'ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfet ...
 
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Le ceneri di Angela | 1ª ed.
  diFrank McCourt
 
Casa Editrice   Adelphi  

EAN   8845915611

Sezione   Narrativa

Prezzo   € 8.26
 

"Non capita spesso che la passione, condivisa da innumerevoli lettori, per il libro di uno sconosciuto si manifesti con tanta, travolgente, immediatezza. E dire che Frank McCourt, un sessantenne al suo esordio letterario, aveva previsto che ""Le ceneri di Angela"" sarebbe stato definito ""come per lo più avviene con i libri irlandesi di memorie, 'incantevole e lirico'"" e che avrebbe avuto come unico esito un certo numero di ""brevi e simpatiche recensioni"". Ma che cosa incontriamo nelle pagine delle ""Ceneri di Angela""? La storia di ""un'infanzia infelice qualunque, e un'infanzia infelice irlandese e cattolica è peggio ancora"". Siamo negli anni fra le due guerre e le travagliate vicende coinvolgono una famiglia così misera che può guardare dal basso la povertà, fra un padre perennemente ebbro e vociferante contro il mondo e gli inglesi e i protestanti e una madre che sbrigativamente trascina la sua tribù verso la sopravvivenza. Materiale pregiato per ogni sorta di patetismo. E invece qui avviene uno stupendo rovesciamento. Tutto ci arriva attraverso gli occhi e la voce del protagonista mentre vive le sue avventure. Questo ragazzino indistruttibile, sfrontato, refrattario a ogni sentimentalismo, implacabile osservatore - come solo certi bambini sanno esserlo -, crea con le sue parole, con il suo ritmo, un prodigio di comicità e vitalità contagiose, dove tutte le atrocità, pur senza perdere nulla della loro spesso lugubre asprezza, diventano episodi e apparizioni di un viaggio battuto dal vento verso una terra promessa che sarà, nei sogni infantili di quegli anni come in quelli del Karl Rossmann di Kafka, l'America."  


  
 
 
 
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