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Gioconda detta Giò ha trentacinque anni, una storia familiare complicata alle spalle, un'anima inquieta per vocazione o forse per necessità e un unico, grande amore: Leonardo. Che però l'ha abbandonata. Smarrita e disperata, si ritrova a vivere a casa dei suoi nonni, morti a distanza di pochi giorni e simbolo di un amore perfet ...
 
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Luci nella notte | 1ª ed.
  diGeorges Simenon
 
Casa Editrice   Adelphi  

EAN   8845919498

Sezione   Romanzi Stranieri

Prezzo   € 14.00
 

Quarantacinque milioni di auto. Tante ne sono previste sulle strade americane in questo primo week-end di settembre. Come altre migliaia di newyorchesi, Steve e Nancy Hogan partono per il Maine, dove i loro due figli hanno trascorso le vacanze in un campeggio chiamato Walla Walla. Una coppia come tante, con una bella casa a Long Island e un più che discreto tenore di vita. Ma anche con la rabbiosa scontentezza di un amore logorato dai risentimenti. Né l'uno né l'altro sospettano che questa volta il ponte del Labor Day segnerà nella loro esistenza una svolta drammatica, e al tempo stesso, forse, l'inizio di una sorta di palingenesi: perché fin dal pomeriggio Steve è, come dice lui, "entrato nel tunnel", ha cioè cominciato ad affogare nell'alcol le sue insoddisfazioni e le sue viltà; e perché in quelle stesse ore dalla prigione di Sing Sing è evaso un uomo, e il destino ha deciso che la sua strada incroci la loro. Una macchina anno Cinquanta, una coppia sull'orlo della crisi, New York che si allontana nel retrovisore, il neon azzurro e rosso delle insegne dei bar, il whisky, l'asfalto, la musica jazz in sottofondo, la minaccia incombente della violenza: Simenon utilizza tutti gli elementi canonici del 'noir' americano rinnovandoli e rivivificandoli come lui solo sa fare. "Con tutta calma si accese una sigaretta. Si sentiva bene. Anche l'aria di fuori era buona, piacevolmente fresca; il pretenzioso ristorante lì accanto, con la facciata disegnata da una ghirlanda di luci, gli sembrò ridicolo; le auto sfrecciavano sulla strada levigata producendo tutte lo stesso rumore. Si avvicinò alla macchina, che aveva lasciato nella parte buia del parcheggio, e aprì la portiera; i suoi gesti erano sorprendentemente pacati, e gli procuravano, come tutto ciò che vedeva, un'intima soddisfazione. "Appena entrò in macchina vide l'uomo, seduto al posto che avrebbe dovuto occupare Nancy. Nonostante l'oscurità riconobbe subito l'ovale allungato del viso, gli occhi scuri, e non si spaventò di trovarlo là, né di tutto ciò che da quella presenza poteva derivare. "Anziché indietreggiare, esitare o magari mettersi sulla difensiva, Steve si sitemò comodamente, tirandosi un po' su l'orlo dei pantaloni come faceva sempre, allungò il braccio e chiuse con forza lo sportello, poi abbassò la sicura." 


  
 
 
 
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